Nel precedente articolo abbiamo discusso del concetto informatico di costante e di come utilizzarla nel nostro codice.
È arrivato quindi il momento di parlare della variabile cominciando a darne una sintetica definizione:
Una variabile è una etichetta che rimanda a dei dati registrati in una qualsiasi porzione di memoria che possono essere modificati in qualsiasi momento.
Dichiarazione
La prima cosa da fare quando vogliamo utilizzare una variabile nel nostro codice è dichiararla attraverso l’istruzione dim:
dim mia_variabile as string
Occorre però fare attenzione che i nomi delle nostre variabili rispettino due semplici regole sintattiche:
- i nomi possono contenere soltanto lettere maiuscole o minuscole, numeri e il carattere _ (trattino basso, underscore);
- i nomi non devono contenere degli spazi.
Come abbiamo già avuto modo di vedere nell’articolo dedicato specificatamente alla dichiarazione, questa assegna uno specifico tipo alla nostra variabile; ciò comporta che dovremo utilizzarla in maniera coerente nel nostro codice: ovvero se abbiamo dichiarato che la variabile è di tipo testo (string), non potremo utilizzarla direttamente in una espressione aritmetica, a meno che non operiamo intenzionalmente una sua conversione.
Ambito di utilizzo
A seconda del punto dove dichiariamo una variabile nel codice che stiamo scrivendo, questa avrà un suo specifico ambito di utilizzo (in inglese scope) che potrà essere:
- limitato ad una procedura (subroutine o funzione);
- limitato ad un modulo;
- oppure utilizzabile ovunque all’interno dei moduli che compongono il nostro programma utilizzando la parola-chiave shared.
Bene, arrivati a questo punto siamo pronti per fare la conoscenza nel prossimo articolo di un tipo di variabile molto speciale: il vettore/matrice (più comunemente noto con il termine inglese array).